Passeggiano per i vialetti, sotto la volta scarmigliata degli alberi. Non hanno fretta. Scelgono una panchina, siedono, ridono, si baciano. Si rimettono in piedi e continuano a vagare per il parco, a guardare le foglie. Come nel loro Eden, sono soli. Tornano a sedersi, lui addirittura si sdraia, lei si mette per traverso, gli si appoggia sulla pancia. Si guardano da vicino, parlano, si accarezzano. Intanto una mamma, africana a giudicare dal suono della lingua, viene a pranzare. Suo figlio è un marmocchio in maglietta a righe a cui scappa la pipì.