Parco giochi 22-04-23
Il racconto tragicomico di un ragazzino in un pomeriggio di quartiere. Un...
Il racconto tragicomico di un ragazzino in un pomeriggio di quartiere. Un...
E se la distanza fosse la norma?...
Via Andreis, per Namira, è il collo di un imbuto dalle pareti...
Ci pensi, se fossimo stati un’autostrada, senza il rischio lento di incontrarci?...
"Agua Real è un paese che non c'è più ma vive ancora....
C’è una torre nel fumo della distanza, ritta contro il cielo, schizzo...
Vendevi fiori di carta e saponi, e chi si avvicinava non sapeva...
La sera è una nuvola d’argento fuori dalla finestra e nella stanza,...
"quando ti troverai a girare per le strade della città o per...
“Ya nunca alumbraré con las estrellas
nuestra marcha sin querellas
por las noches de Pompeya.
Las calles y las lunas suburbanas,
y mi amor y tu ventana
todo ha muerto ya lo sé“
Il Polaco Goyeneche canta e sputa sangue e rum ad ogni verso. E io rivedo Pompeya affacciarsi dal terriccio della sua gola. D’improvviso il cielo di latta di agosto vince a gomitate uno spazio tra i palazzi e rimane da solo, immenso e grigio cielo della penultima America. Cammino per Avenida Saenz, sui marciapiedi di facce scure. Nel silenzio esplode il ventre dei kioscos di incarti di merendine, di polvere, reggaeton e cumbia. E tu non ci sei, impossibile anche solo pensarti qui. Tu che mi hai insegnato a sparire.